Da novembre 2022 è dottoranda Diritto Pubblico, Comparato e Internazionale, con curriculum in diritto amministrativo dell'ambiente e della salute pubblica (XXXVIII ciclo).
Avvocato, svolge attività libero professionale nel campo del diritto amministrativo.
Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma nel gennaio 2018 (A.A. 2016/2017), con tesi in diritto amministrativo (dal titolo "L'impatto pratico dei meccanismi di semplificazione amministrativa") e relatore il Prof. Marco D'Alberti.
LORENZONI L. (2016), La privatizzazione delle FS: un primo commento sul DPCM, in Il nuovo diritto amministrativo, 2016, 3, 40 – 49;
LORENZONI L. (2016), Analisi del rischio e prevenzione della cattiva amministrazione, in Le misure di prevenzione della cattiva amministrazione: le garanzie procedimentali, Atti Convegno AIPDA Pisa 19 febbraio 2016, http://www.diritto-amministrativo.org;
LORENZONI L. (2016), Principles for ensuring an effective regulatory enforcement and inspections, in Ius Publicum, Network Review, 2016, 1, 1 – 22;
LORENZONI L. (2016), Distanze minime tra edicole fissate con legge regionale e tutela della concorrenza, in Giornale di Diritto Amministrativo, 2016, 1, 63 – 77;
LORENZONI L. (2015),Il decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112 di Attuazione della direttiva Recast 2012/34/UE che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico, in Rivista della Regolazione dei mercati, 2015, 2, 219 – 236;
LORENZONI L. (2015), Il riparto di competenze tra autorità indipendenti nella repressione delle pratiche commerciali scorrette, in Rivista Italiana di Antitrust/Italian Antitrust Review, 2015, 1, 83 – 132;
LORENZONI L. (2015), La ragionevolezza nel diritto americano: quattro lezioni di J. L. Mashaw, in Rivista Trimestrale di Diritto pubblico, 2015, 2, 810 – 819;
LORENZONI L. (2014), Trasporti pubblici, in Treccani l'Enciclopedia Italiana, Diritto on-line, Roma, Enciclopedia Italiana Treccani;
Onere di immediata impugnazione dei bandi di gara non conformi ai criteri ambientali minimi (CAM), ai sensi dell’art. 57 del nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023).
Commissione UE e Consiglio di Stato bocciano lo schema MIT: critiche su oneri indebiti, concorrenza e assenza di base normativa. Indennizzo solo in casi eccezionali.